Cominciamo subito dicendo che quando si parla di Benqi Crypto non si fa altro che fare riferimento ad un protocollo di finanza decentralizzata che è stato creato e progettato per poi essere lanciato sulla rete Avalanche, la stessa che è composta da BENQI Liquid Staking e BENQI Liquidity Market.
Per quello che concerne il primo termine si parla di una soluzione grazie alla quale gli utenti possono usare il capitale bloccato per avere delle altre possibilità di guadagno sempre in riferimento alla finanza. Gli esperti sottolineano come BENQI Liquid Staking riesca dare quella che è la giusta utilità non solo per potere evitare i problemi che sono legati allo staking tradizionale, ma anche quelli che si collegano ai trasferimento cross-chain.
Parlando invece del secondo termine, questo si può accostare a quello che è il protocollo di prestito e credito della piattaforma. Chi si trova all’interno non fa altro che essere messo nella condizione di potere prestare e anche prendere in prestito delle criptovalute con l’utilizzo di smart contract, ebbene chi prende in considerazione questa proposta non fa altro che mettere da parte una rendita passiva con il deposito dei token sul mercato. “A garantirli è la sovracollateralizzazione del finanziamento, che ove venga a essere intaccata oltre un certo limite comporta la liquidazione immediata del collaterale e il suo incameramento” questo sottolineano gli esperti.
Per capirci meglio, Benqi Crypto non fa altro che prefiggersi un compito davvero importante, ovvero quello di potere diminuire il carico che arriva dalla rete Ethereum, proponendo quella che di fatto è una vera alternativa conveniente dal punto di vista dei costi e molto più veloce.
Ma facciamo un passo leggermente indietro: Benqi è un prodotto di Rome Blockchain Labs che poi altro non è che una società di sviluppo software, ad avere fondato la società sono stati Hannu Kuusi e Alexander Szul. Il primo ha oltre 20 anni di esperienza nel settore, senza considerare il fatto che è anche un grande appassionato di crypto da sempre, mentre il secondo si occupa da sempre dello sviluppo di Velox e gestisce lo sviluppo delle piattaforma di mercato che si occupa appunto della liquidità Benqi.
La sua fondazione è avvenuta nel 2021, il progetto è stato reso possibile da un finanziamento base pari a 6 milioni che sono stati dati da società come Ava Labs, Arrington XRP Capital, Ascensive Assets, Mechanism Capital, Dragonfly Capital, Spartan Group, TRGC, Woodstock Fund, Morningstar Ventures, GBV Capital, Skynet Trading Ltd, Rarestone Capital e Genblock Capital, Moon Inc.
Ma entriamo nel dettaglio e rispondiamo alla prima grande domanda, quale sono le caratteristiche che si possono accostare alle Benqi Crypto? Tanto per cominciare, quello che è certo è che l’obiettivo principale di queste criptovalute è quello di fornire le giuste risposte in un settore, come quello della finanza decentralizzata, un particolare non da poco che per essere reso possibile, ha messo gli sviluppatori nelle condizioni di creare un protocollo con delle caratteristiche specifiche, che sono:
- La possibilità per gli utenti di potere mettere nella posizione di staking AVAX sulla C-Chain di Avalanche compatibile con EVM, senza il pensiero di dovere per forza sistemare in modo analogo le operazioni che vengono fatte sulla P-Chain. Con questo modo di agire si possono anche avere delle ricompense che sono di fatto legate alla convalida di questa seconda opzioni senza la necessità di dovere per forza prendere in gestione quello che è un full node.
- L’inclusione tra gli asset listati su BENQI Liquidity Market di blue-chip, come ad esempio possono essere: wBTC, wETH, AVAX, sAVAX o ancora altre stablecoin popolari, tra cui spicca BUSD. In questo modo, gli utenti possono essere in grado di avere anche una sorta di rendimento su quelli che sono gli asset che vengono depositati anche nel momento in cui vengono presi in prestito.
- La possibilità di trasferire con facilità le criptovalute, le stesse che sono state in precedenza prese in prestito tra le varie catene. Insomma un particolare interessante che può essere a tutti gli effetti sfruttato su quelle che sono le blockchain layer, come ad esempio: Ethereum Virtual Machine, BNB Chain, Arbitrum e Polygon.
A questo punto, una volta che abbiamo capito quello di cui stiamo parlando, possiamo entrare anche nel merito di domande decisamente più tecniche. Benqi crypto ha il suo token che da sempre ha il nome di QI. Ebbene, a questo token sono affidate due caratteristiche o per meglio dire due funzioni principali, che sono quelle relative all’utility e alla governance. Chi ha in suo possesso una quantità ha la facoltà di potere anche prendere parte a dei processi decisionali che sono di fatto interni alla rete, gli stessi processi che vengono gestiti con il solo scopo di potere preservare quello che è il principio di decentralizzazione.
“In particolare, sono sottoposte a votazione le decisioni relative all’economia del progetto, gli sviluppi del protocollo e eventuali aggiornamenti agli standard di sicurezza” spiegano gli esperti del settore che poi aggiungono: “Proprio un utilizzo così largo, che somma compiti di utilità e governance, è destinato a riflettersi in definitiva sulla quotazione di BENQI. Un fattore da tenere sicuramente presente se si intende cercare di capire i successivi sviluppi del progetto”.
Dal punto di vista dell’utility invece, il token QI è a tutti gli effetti una parte fondamentale e integrante dei liquid staking, in grado di potere ricevere un corrispondente tramite cui potere avere delle nuove deleghe di AVAX. E non finisce qua, chi li riceve è in grado poi, a sua volta di potere utilizzare il tutto per lo staking in relazione ai validatori di Avalanche.
Per capirci meglio, gli studi parlano chiaro, al momento queste criptovalute si trovano al 439° posto della classifica di settore, ma le premesse sono quelle giuste per potere pensare che da qui a poco la situazione non solo cambierà ma migliorerà a vista d’occhio.
Benqi crypto: quali sono i vantaggi?
E’ giunto quindi il momento di porsi una nuova domanda, quali sono i vantaggi che hanno a che fare con lo staking di Benqi? Partiamo da un presupposto, gli investitori, in un mondo cosi tanto in evoluzione vanno sempre alla ricerca di nuove opportunità per potere aumentare quelli che sono i capitali. Una di queste opportunità ha proprio a che fare con lo staking che poi altro non è che un mezzo che ha come scopo finale quello di potere portare a chi investe dei rendimenti di un certo tipo.
Per capirci meglio, quando facciamo riferimento allo staking, in qualche modo lo possiamo paragonare al guadagno che arriva dagli interessi dei risparmi che ognuno di noi ha nella propria banca. Infatti, se si riesce a bloccare alcuni tipo di criptovalute, non si fa altro che guadagnare delle ricompense di non poco conto.
“La meccanica dello staking è semplice. Quando effettui lo staking delle tue cripto, stai supportando la sicurezza e le operazioni della rete blockchain sottostante. Come ricompensa per questo, la rete offre una percentuale di guadagni pensata come un tasso di interesse” sottolineano infine gli esperti del settore.
Se il discorso relativo allo staking lo si trasferisce su Benqi, si ha come vantaggio quello di avere un rendimento annuo del 35%, per intenderci se si prende parte allo staking di QI non si fa altro che aumentare e non di poco quelli che sono i propri guadagni.
Ad esempio, in alcuni casi esistono anche delle ricompense orarie che per capirci mettono in mezzo anche il discorso legato alla capitalizzazione, quindi con un interesse composto si avrà la possibilità di aggiungere a quelli che sono i propri guadagni, altri guadagni ulteriori e in che modo? Investendo per una seconda volta e in modo periodico quelli che sono gli interessi del proprio capitale in staking, riuscendo a massimizzare i rendimenti futuri.
Quindi in conclusione: i vantaggi o per meglio dire i benefici che hanno a che fare con lo staking in questa criptovaluta sono tantissimi.
Ma attenzione anche i rischi sono dietro l’angolo e non devono mai e per nessuna ragione essere presi sotto gamba. Cosi come succede per altri ambiti legati a questo settore, anche quando ci si trova ad avere a che fare con la Benqi crypto si deve prestare molto attenzione: la proposta è sempre allettante ma alle ricompense che si possono ottenere ci sono legati dei rischi di non poco conto.
Tanto per cominciare il mercato legato alle criptovalute è sempre volatile e quindi anche il valore della Benqi crypto può aumentare ma anche precipitare senza il giusto preavviso, quindi mentre si fa staking, non è impossibile trovarsi ad avere a che fare con gli asset in netta diminuzione di valore rispetto a prima, una situazione che non fa altro che influenzare quello che è il valore complessivo dei guadagni finali.
Ma non finisce qua, anche la tecnologia blockchain, per quanto sicura corre gli stessi rischi e pericoli, è possibile che si possano verificare dei glitch tecnici o anche delle violazioni alla sicurezza, gli stessi che potrebbero mettere a rischio quelle che sono le monete in staking.
Infine, altro punto di cui tenere conto è quello che ha a che fare con la liquidità, fare staking delle Benqi Crypto vuol dire tenerle bloccate per un certo periodo, lo stesso durante il quale non possono essere scambiate e nemmeno vendute, un fatto che potrebbe portare ad uno svantaggio di non poco conto, specialmente se si ha la necessità di avere un accesso rapido ai propri fondi.
Per cui, alla conta di tutto questo, gli esperti del settore, rilasciano alcuni consigli, che sono:
- Diversificare il proprio portafoglio per potere in qualche modo mettersi nelle condizioni di avere una maggiore esposizione su un solo asset.
- Rimanere informato e sempre aggiornato sulle tendenze di mercato.
- Fare staking solo con quello che ci si può davvero permettere e non fare mai il passo più lungo della gamba, specialmente nel caso in cui il mercato non riuscisse a favorire il proprio investimento.
Per concludere è il caso di prendere in considerazione ancora un altro punto che ha sempre a che fare con le Benqi Crypto, in che modo si può avviare il percorso di staking attraverso le piattaforma preposte
- Si parte creando un Account: ci si deve tanto per cominciare registrare e assicurarsi che il proprio account sia sempre sicuro e quindi impostare una password forte e abilitando l’autenticazione a due fattori.
- Depositare il proprio Coin QI: infatti dopo che si è fatto l’accesso, altro non deve fare che depositare i propri BENQI (QI) nell’account. Quindi, non resta che cercare la sezione ‘Deposito’, selezionare QI dalla lista e segui le istruzioni.
- Iniziare lo Staking: e quindi andare sulla pagina preposta e cercare il tasto Trova BENQI (QI) nell’elenco delle valute disponibili per lo staking e poi cliccare su di esso.
- Confermare i Dettagli: a questo punto, una volta che si è arrivati a questo passaggio, prima di potere procedere si devono leggere con attenzione quelli che sono i termini dello staking, includendo anche quello relativo all’APY del 35,0%.
- Fare Staking dei propri Coin QI: ma in che modo, inserendo l’importo di riferimento di coin QI, quello che si intende depositare e quindi poi anche investire, tenendo sempre conto del fatto che da quel momento in poi, i coin che si stanno inserendo sono bloccati per supportare la rete e guadagnare ricompense
- Monitorare il Tuo Investimento: per concludere mai dimenticarsi di potere tenere traccia di quelli che è lo staking presenti nel pannello di controllo. Ogni rendimento viene calcolato ad anno.