Filecoin token come funziona
Filecoin token è una nuova criptovaluta che utilizza una rete di archiviazione dati P2P, che offre la possibilità agli utenti di scambiare lo spazio disponibile su un disco esterno decentralizzato.
Gestire i dati al giorno d’oggi è un impegno di un certo spessore che richiede molto tempo, oltre ad essere costoso e non così semplice come si pensa.
Ci basti pensare che attualmente il costo medio di una violazione dei dati si aggira attorno ai 3,86 milioni di dollari americani.
Ecco perché gli sviluppatori di questo nuovo token vogliono realizzare un sistema di archiviazione dati che sia uno tra i più sicuri e veloci, oltre ad essere uno dei più economici.
Chi ha creato questa nuova moneta digitale infatti, vuole fare in modo che i propri utenti conservino e scambino i propri dati in tempo reale, su una blockchain decentralizzata.
Ma non è tutto, oltre a dare la possibilità alle persone di usare un sistema di questo tipo, i detentori di questa criptovaluta potranno ricevere delle ricompense on-chain.
Le ricompense on-chain che verranno conferite ai propri clienti, servono proprio ad assicurare che i dati memorizzati siano permanenti e sicuri per tutto il tempo necessario.
Il settore della gestione dei dati in modo sicuro è un aspetto che interessa a tutte le aziende e non è un caso che questo argomento è stato molto discusso nell’ultimo periodo.
Ciò che fa sì che gli investitori siano curiosi a sapere cosa c’è dietro questo nuovo progetto, è la facilità d’utilizzo della piattaforma e il fatto che la piattaforma essendo decentralizzata, non viene controllata da parti terze.
Inoltre la piattaforma di FIL, memorizza le transazioni nel proprio sistema sia di invio che di ricezione, per poter garantire ai propri clienti che il salvataggio è stato eseguito correttamente.
Oltre a questo bisogna considerare che questa nuova moneta virtuale è già presente su molti exchange conosciuti, questo infatti non può far altro che determinare la sua continua espansione sul mercato finanziario.
Quello che sperano i fondatori del token filecoin è che i colossi della tecnologia, come Amazon, Apple, Microsoft e altri ancora, si rendano conto dei potenziali vantaggi che presenta un sistema come quello che è stato progettato per la criptovaluta.
Vediamo però in modo più dettagliato che cos’è questa nuova moneta digitale e come mai ha già suscitato tutta questa curiosità.
Che cos’è Filecoin token?
Il nuovo token si appoggia a una rete peer-to-peer che permette agli utenti di archiviare dei file su Internet, utilizzando la propria blockchain interna che ha la capacità di registrare ogni transazione grazie ad un’unità di archiviazione.
Stando a quanto è stato investito per realizzare questa piattaforma, si ha la certezza che la blockchain di questa nuova criptovaluta è totalmente affidabile ed efficiente.
Gli utenti infatti non dovranno preoccuparsi di perdere i dati perché è tutto monitorato dalla blockchain stessa che gestisce tutti i processi.
Va inoltre considerato che FIL non è un token ERC-20, come tante altre criptovalute, proprio perché si appoggia ad una blockchain di sua proprietà.
Ci sono delle persone che definiscono questa criptovaluta come un incentive layer costruito su un IPFS, poiché alcuni utenti sono attratti dall’idea di usare lo spazio di archiviazione della piattaforma per ottenere in cambio dei FIL token.
In parole povere l’obiettivo di questa moneta digitale è strutturare un proprio network in cui vi è una distribuzione e una decentralizzazione di alto livello che consente la memorizzazione di dati importanti.
Per permettere questo, naturalmente bisogna appoggiarsi a più tecnologie che vantano di protocolli di ultima generazione.
I protocolli che utilizza la blockchain di questa criptovaluta sono dei protocolli open source, specifici per gli utenti che intendono sfruttare tutte le potenzialità di server all’avanguardia.
Quello che però interessa maggiormente è capire come avviene il funzionamento di questa moneta digitale e chi sta dietro al progetto di Filecoin token?
Proviamo ad analizzare quella che è la storia di questa criptovaluta e come avviene il processo di funzionamento della sua blockchain innovativa.
Chi sono i fondatori di FIL?
Questa criptovaluta è stata progettata da Protocol Labs, una società guidata da Juan Benet, che iniziò a lavorare per questa azienda nel 2014.
Juan Benet è un informatico statunitense, che si laureò presso la Stanford University ed è proprio dal suo titolo di studio che si può capire quanto fosse legato al mondo dell’informatica e finanziario.
Fu proprio Benet insieme al suo team a pensare di realizzare un token che poteva stare al passo con la tecnologia e risolvere alcuni problemi a cui nessuno aveva ancora pensato.
Prima di avviare tutte le pratiche per costruire questa criptovaluta, Juan Benet insieme alla sua squadra, si mise all’opera per effettuare dei giri di capitale per ottenere dei finanziamenti da investire nel token.
Successivamente, nel 2017, venne deciso di avviare una vendita simbolica lanciando sul mercato una initial coin offering (ICO), che all’epoca aveva un valore di 1,30$.
Questa fu una delle vendite che permise al team di Benet di ricavare un bel tesoretto da poter investire in Filecoin, poiché ricavarono la bellezza di 186 milioni di dollari statunitensi.
Va inoltre detto che quel tesoretto venne raccolto nella prima ora dal lancio, perché l’ICO era solo per gli investitori accreditati, come specificato dalle norme americane.
L’importo complessivo che Protocol Labs riuscì a ricavare da quella vendita fu pari a 205 milioni di dollari americani, un gruzzoletto che permise loro di procedere con la creazione del token FIL.
Il progetto però, oltre ad essere supportato da Juan Benet, vede la presenza di un altro progetto che lo integra, ovvero InterPlanetary File System.
È proprio InterPlanetary File System, conosciuto anche come IPFS o File system interplanetario, che consente di archiviare i dati in modo completamente decentralizzato.
Come funziona FIL?
La nuova criptovaluta, progettata dal team di Juan Benet si appoggia su un protocollo IPFS, ideale per archiviare i dati in modo sicuro, che per garantire il suo funzionamento efficiente si basa sulle esperienze passate derivate da protocolli come ftp, http, BitTorrent e altri ancora.
Nonostante il protocollo di Filecoin sia davvero all’avanguardia, manca ancora qualcosa per far sì che possa considerarsi totalmente decentralizzato, poiché necessita di un livello di incentivazione.
Qui entra in gioco la criptovaluta che si basa su questo protocollo, che in parole povere viene definita come un layer che favorisce l’utilizzo di IPFS.
La blockchain del token infatti usa uno smart contract che riesce a memorizzare l’indirizzo hash generato da IPFS e per recuperare il file non occorre altro che recuperare l’indirizzo hash dalla blockchain e interrogare IPFS per quel file.
Per proteggere il proprio network da eventuali attacchi e fornire un’archiviazione di un certo livello, i detentori del token devono possedere una certa quantità di token FIL.
Ecco che così facendo, si limitano parecchio gli attacchi all’hardware sotto il punto di vista economico, però va detto che gli utenti per archiviare dei dati all’interno della blockchain devono pagare un miner.
L’unico svantaggio è che al momento i miner hanno un costo abbastanza elevato e se realmente vuole competere con alcuni servizi centralizzati come Amazon o Dropbox, dovrà valutare l’idea di abbassare i prezzi.
Passiamo però a parlare del funzionamento dei miner, dove possiamo vedere il protocollo che frammenta i dati prima di passare all’archiviazione.
Questo succede perché nel caso in cui un hacker cerchi di rubare i file, troverà dei file privi di significato ed in questo modo la tutela degli utenti sarà salvaguardata.
Ovviamente questo va di pari passo con le ricompense, perché maggiori sono i miner, maggiori saranno i premi che riceveranno in cambio gli utenti che sfruttano le capacità dei miner.
Come fa però la piattaforma della criptovaluta a verificare che i dati stiano archiviando in modo efficiente i dati che sostengono di conservare?
Ciò avviene grazie a due tecnologie presenti nel sistema di questa moneta digitale: la Proof of Replication e la Proof of Spacetime.
La prima, mostra un minatore che ha davvero archiviato la copia dei dati del cliente, mentre la Proof of Spacetime dimostra che un miner è riuscito ad archiviare i dati per un periodo di tempo stabilito dall’utente.
Ecco che se i miner riescono a fornire tutte queste prove, allora significherà che i dati sono stati archiviati definitivamente in modo sicuro e si potranno ricevere dei premi in token.
Le prove che queste due tecnologie forniscono, servono per fare in modo che gli utenti si fidano sempre di più di questa moneta digitale, cosicché ci saranno sempre più persone che investiranno e scambieranno i propri token su questa piattaforma.
Al momento, stando alle statistiche sembra che il funzionamento del token stia portando a dei buoni risultati, perché nel 2021 l’archiviazione di 1 GB di dati risultò del 23.627 più economico rispetto al sistema Amazon 3.
Nonostante questi dati, ci sono ancora molti utenti che sono scettici e stanno ancora aspettando di capire se investire in questa criptovaluta conviene, ma questo potremo scoprirlo solo dopo aver esaminato i suoi punti di forza.
Quali sono i vantaggi di FIL e perché è unico.
Quello che può essere considerato un punto di forza, è senza alcun dubbio la decentralizzazione del token, poiché non vi sono appunto delle parti terze che ne controllano il funzionamento.
Oltre a questo, gli utenti hanno la possibilità di archiviare dei dati e dei file all’interno della piattaforma della criptovaluta, fattore che in altre monete digitali non è ancora presente.
Per permettere che gli utenti siano sempre più incentivati ad acquistare la criptovaluta, il token sfrutta una tecnologia unica che incoraggia la partecipazione da parte degli utenti, oltre a premiare loro.
Anche la struttura della sua blockchain è molto importante, perché utilizza una soluzione a doppio nodo, a differenza di altre monete digitali che operano con un solo nodo di gestione.
I nodi sono fondamentali per la blockchain di Filecoin, poiché l’archiviazione dipende anche da loro, poiché riescono a garantire il salvataggio di file di grandi dimensioni.
Va sottolineato però che i nodi, per assicurare un’archiviazione efficiente, devono avere una banda elevata e una latenza bassa, così da essere più veloci a localizzare e recuperare i file degli utenti.
Ciò che conferisce valore a questa criptovaluta, è anche il fatto che questo token è stato lanciato in modo adeguato con quelle che sono le normative statunitensi in merito i titoli azionari.
È proprio per questo motivo che il progetto è riuscito ad attirare grandi investitori come la Union Square Ventures e la Sequoia Capital, che grazie a degli investimenti sono riusciti a rendere il progetto sempre più affidabile e concreto.
Anche Protocol Labs, ovvero l’azienda che ha progettato e lanciato il progetto sul mercato ha determinato l’importanza del token, poiché la società vanta di un team che possiede una grande esperienza nella tecnologia e nel mondo finanziario.
Il ruolo del token FIL è quindi quello di mantenere e far funzionare la rete che supporta la criptovaluta, oltre creare valore agli utenti che partecipano a varie attività sulla piattaforma.
Infatti, un altro aspetto importante da considerare è la possibilità di effettuare delle transazioni sul mercato della gestione dei dati e poter eseguire operazioni di archiviazione e recupero dei dati.
Se volessimo trovare un punto debole del token, potrebbe essere la difficoltà di ottenere redditività e di conseguenza una mancanza di interesse da parte degli investitori professionisti.
Questo però non scoraggia gli sviluppatori della moneta digitale, poiché dal momento del lancio sono sempre al lavoro per risolvere quelle che sono ancora delle lacune che tengono lontani dal progetto gli investitori veterani.
Filecoin: dove comprarlo.
Il valore del token FIL, ad oggi mentre scrivo questo articolo è pari a 5.5 dollari americani ed alcuni investitori che credono nel progetto sono convinti che il valore della criptovaluta con il tempo salirà, non appena verranno adempite alcune lacune.
Infatti Filecoin viene considerato un progetto vantaggioso ed unico proprio perché a differenza di altri progetti fini a sé stessi, FIL rappresenta un modello di business colossale costituito da pagine che spiegano in modo dettagliato il suo funzionamento.
Non è un caso che gli sviluppatori del token, prima di realizzare effettivamente la criptovaluta, hanno ragionato per bene sul progetto diversi anni.
Oltre a questo, Juan Benet, per creare una criptovaluta all’avanguardia con la tecnologia di oggi, è riuscito a suscitare l’interesse da parte di investitori affermati, guadagnando un buon tesoretto da investire nel progetto.
Il token Filecoin, ad oggi, nel caso siate decisi ad investire in questa moneta digitale è presente sugli exchange di criptovalute come Binance e Coinbase.
Entrambi i portali vengono utilizzati spesso dai trader poiché oltre a comprare le criptovalute, permettono di vedere in tempo reale l’andamento, così da guidare i traders durante l’acquisto.
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