Ren token cos’è?
Ren token è una criptovaluta di finanza decentralizzata che non è stato lanciato sul mercato da tantissimo tempo, ma a suo modo ha già fatto sì che si parlasse delle sue caratteristiche.
Il progetto che sta dietro a questa criptovaluta ha come obiettivo quello di fornire liquidità e interoperabilità tra le reti blockchain.
In sintesi si può quindi dire che l’obiettivo principale su cui lavorano costantemente gli sviluppatori di questa moneta è quello di creare una rete globale di utenti dove tutti possono trasferire i propri asset su diverse tipologie di blockchain.
Infatti, gli utenti Ren, possono sbloccare i Bitcoin tramite uno smart contract, per poi ricevere l’equivalente in Ren sulla blockchain di Ethereum.
Ecco che così facendo, gli utenti possono finalmente utilizzare questa moneta digitale per accedere ai prodotti della finanza decentralizzata di Ethereum senza necessariamente vendere i propri Bitcoin o trasferire i propri asset in altre blockchain.
Attraverso i token di Ethereum un cliente può inoltre partecipare all’ecosistema DeFi di ETH anche su delle piattaforme specifiche di prestiti.
Analizziamo nel dettaglio quali sono le caratteristiche principali di questa moneta nata da pochissimi anni, che già è abbastanza conosciuta e discussa dagli investitori veterani.
Che cos’è il token REN?
Attualmente, nonostante il mercato delle criptovalute è in continua innovazione ed evoluzione, le applicazioni della finanza decentralizzata purtroppo devono ancora risolvere dei problemi riguardanti la liquidità e la interoperabilità.
Questo non deve scoraggiare le aziende che stanno continuando a investire nelle monete digitali, tutt’altro, poiché i servizi finanziari decentralizzati ad oggi, nonostante questo inconveniente, sono più accessibili.
Quasi tutte le applicazioni DeFi sono basate sulla blockchain tecnologica di Ethereum, che utilizza lo standard ERC-20.
Queste applicazioni però, al momento non riescono ad interagire con altre blockchain in modo totalmente sicuro ed efficiente, infatti è per questo motivo che le società continuano a lavorare per risolvere questi aspetti.
Se dovessimo fare quindi un’analisi, al giorno d’oggi diremmo che la DeFi è purtroppo inaccessibile a gran parte dello spazio crittografico.
A questo proposito infatti, emerge che la maggior parte delle persone che possiedono i Bitcoin rappresentano circa il 43% della capitalizzazione di mercato totale delle criptovalute, di cui non hanno ancora un metodo semplice per sfruttare a pieno i propri asset.
Questo è infatti uno dei motivi per cui si pensa che le soluzioni di interoperabilità cross-chain dovrebbero aiutare a migliorare la liquidità su più blockchain delle applicazioni DeFi.
Per fare questo, gli sviluppatori di REN hanno pensato a due soluzioni apparentemente idonee a risolvere questa problematica, di cui:
- Scambi automatici: implementare gli scambi end-to-end di tutte le risorse crittografiche tramite dei contratti intelligenti. Queste operazioni di solito richiedono molto tempo per essere eseguite ed entrambe le parti chiedono il prezzo anticipatamente. In questo modo il loro uso nelle applicazioni automatizzate di sconvolgimento del mercato (AMM) viene rallentato parecchio.
- Tokenizzazione: questa strategia consente ai titolari di bloccare un asset per avere in cambio una rappresentazione 1:1 di quell’asset, nella maggior parte dei casi si tratta di un token ERC-20. Tale risorsa può essere usata nell’ecosistema DeFi e masterizzata in qualunque momento, così da riuscire a recuperare prontamente la risorsa bloccata.
Se volessimo soffermarci sul concetto di questa criptovaluta tokenizzata, sarebbe giusto dire che Ren utilizza una versione modificata dell’implementazione della tokenizzazione.
In parole povere questa moneta si basa su una rete di nodi privati che vengono raggruppati in maniera casuale (Darknodes) che forniscono una custodia privata e decentralizzata.
La rete REN fa in modo che tutti i Darknodes eseguano un unico processo, chiamato “Multiparty Computing Algorithm” che riesce ad avviare gli script non attendibili dove gli output e gli input risultano nascosti anche ai Darknodes stessi.
Fondazione di Ren: chi è l’ideatore?
Questa criptovaluta è nata nel 2017 dopo che il CEO Taiyang Zhang fondò l’azienda.
Zhang si laureò in informatica nel 2014 presso l’Australian National University (ANU) e da quel momento venne coinvolto in una vasta serie di progetti crittografici.
Egli fu anche il fondatore dell’hedge fund crittografico della Virgil Capital e poco prima di maturare questa esperienza, venne coinvolto all’interno di alcune startup di sviluppo software e web.
Al fianco di Zhang abbiamo Michael Burgess, ovvero il COO di REN.
Burgess ha avuto una formazione nel mondo finanziario e ha lavorato per diversi anni nell’ambito delle formulazioni di politiche pubbliche e quadri normativi.
Questa comprovata esperienza di cui vanta, ha fatto sì che nel corso del tempo diventasse anch’egli una parte significativa del progetto di questa criptovaluta.
Se volessimo parlare di altri membri di questo progetto, potremmo citare Loong Wang che arriva da un’esperienza presso l’ANU come ricercatore.
Insieme a Wang, è giusto parlare anche di Jaz Gulati, ovvero lo sviluppatore di questa criptovaluta.
Tutta questa squadra, oltre ad altri membri presenti all’interno di questo progetto, è riuscita in breve tempo a suscitare un interesse non indifferente verso gli investitori istituzionali.
Ad oggi infatti, la società messa in piedi da Taiyang Zhang è riuscita a ricavare ben 34 milioni di dollari da aziende importanti come FBG Capital e Polychain Capital.
Caratteristiche significative di questo token: quali sono?
Prima di descrivere nel dettaglio le particolarità di questa criptovaluta sarebbe prima corretto dire che Ren ha un prodotto principale: RenVM.
Questo è il prodotto di punta dell’azienda, poiché è quello che fornisce l’interoperabilità finanziaria decentralizzata.
RenVM è stato scelto come prodotto primario perché si pensa che è il prodotto che riuscirà a risolvere quelli che sono i problemi che questo token vuole risolvere in breve tempo.
Vediamo però, come è fatto nel dettaglio RenVM.
- Mantiene segreti i suoi dati: semplicemente RenVM riesce a mantenere i dati dei propri utenti all’interno della piattaforma, risolvendo quei problemi che si andavano a creare inerenti al fattore privacy.
- Computing multiparte sicuro: come accennato, questa moneta riesce ad eseguire tutti gli script, anche quelli che rappresentano input e output nascosti. Ecco che questo processo ha aperto le porte all’algoritmo sMPC totalmente all’avanguardia, che riesce ad eseguire gli script senza rivelare gli input e gli output a nessuno. Questa procedura è davvero ottima poiché nessun dato verrà mai rilevato a nessun altro al di fuori della piattaforma, neanche alle macchine che attivano RenVM.
- Tolleranza ai guasti bizantina: anche se i darknodes risultano non affidabili o dannosi, la rete REN continuerà a funzionare garantendo sempre un processo sicuro. Gli script infatti, verranno eseguiti e mantenuti segreti sempre.
Punti deboli e punti di forza di ren token
Come in qualsiasi criptovaluta e non solo, ciascun progetto ha per forza di cose dei pro e dei contro, nonostante il progetto di Zhang si presenta molto interessante e vede in questo progetto una buona possibilità di aumento del valore.
Se dovessimo iniziare dai punti a favore di questo token, al primo posto c’è assolutamente l’anonimato che riesce a garantire questa moneta per come vengono gestite in maniera ottimale tutte le transazioni.
Questo fattore è molto importante come vantaggio perché oltre a gestire le transazioni in modo efficace, i dati degli utenti non vengono alcun modo divulgati e non sono minimamente accessibili.
Tra i pro di questa piattaforma non deve assolutamente mancare nella lista l’innovazione tecnologica e informatica: è proprio il codice di questo token a far funzionare il protocollo e questo riduce il lavoro agli umani, che con un progetto del genere sono già abbastanza impegnati.
Questo però non significa che il protocollo è lasciato totalmente nelle mani del software, ma significa che gran parte del lavoro la svolge il codice, ma il controllo umano sarà inevitabilmente sempre presente anche se in minima parte.
Ecco che tutta questa serie di vantaggi e punti di forza, fanno in modo che Ren venga considerato un progetto interessante, poiché i possessori di Bitcoin riescono ad accedere a servizi che al momento con altri token sono irraggiungibili.
Adesso passiamo al rovescio della medaglia, ovvero le criticità.
Bisogna ammettere che la centralizzazione non è positiva, anzi, andrebbe rivista.
Purtroppo i detentori di questo token possono possedere al momento una quantità di questa criptovaluta limitata.
Il problema principale di questo token però sta più che altro nella non interoperabilità tra le varie chain supportate.
Per esempio: se dovessimo trasferire renBTC Ethereum su altre piattaforme ci troveremo in difficoltà proprio perché attualmente RenVM non permette queste operazioni.
In questo caso, bisognerà attendere una risposta da RenVM che invierà una notifica al wallet con cui era stata iniziata questa procedura e in un secondo momento si potrà decidere su quale chain spostare la somma di denaro.
Questo meccanismo, come si può notare è abbastanza complesso e non affatto comodo, ma il team di Ren è costantemente al lavoro per risolverlo quanto prima.
Considerazioni finali su ren token e dove comprarlo.
Per concludere, è opportuno indicare sia ai traders alle prime armi che agli investitori professionisti, che questo token è adatto per chi vuole investire i propri bitcoin su delle blockchain che dispongono di smart contract e un sistema DeFi.
Come accennato però, nonostante questo progetto risulti comunque interessante e Ren Protocol si presenta come una realtà consolidata e ricca d’esperienza, ci sono comunque dei punti deboli legati alla struttura degli smart contract che vanno curati.
Sono proprio i punti critici di questo token che ci spingono a suggerirvi di fare delle ricerche ben approfondite su questa criptovaluta, prima di decidere se sfruttare le sue funzionalità o se attendere ancora un po’ di tempo.
Appurati tutti gli aspetti e le caratteristiche che stanno dietro a questa moneta digitale, si può procedere con l’acquisto a seguito di un’analisi approfondita del token. Ren, come altre criptovalute che ormai spopolano da tempo sul mercato, è presente sugli exchange più conosciuti di criptovalute come Binance e Coinbase.
Queste piattaforme sono davvero facili ed intuibili da utilizzare perché come tutti gli exchange richiedono una registrazione con un indirizzo e-mail e una password, per poi confermare i propri dati con un documento di identità. Una volta eseguite queste procedure, si potrà poi procedere in un secondo momento all’acquisto del token dopo aver selezionato un metodo di pagamento come un bonifico bancario o una carta di credito o di debito.
Comprare REN: è conveniente in questo momento?
Se volessimo analizzare a livello tecnico questa moneta, bisognerebbe cominciare col dire che dal momento in cui questo token venne lanciato sul mercato, il suo andamento fu abbastanza altalenante.
Possiamo quindi dire il valore di questa criptovaluta è rimasto piuttosto stabile fino al 2021, anno in cui ha visto il suo valore aumentare, anche se lentamente.
Il suo valore fino a quel momento è stato di circa 0.080 USD, per poi nel 2021 alzarsi con continue oscillazioni, raggiungendo ad oggi un valore di circa 0,10 USD.
Come si può notare il valore di questa criptovaluta non è cresciuto parecchio, anzi, sta impiegando molto tempo ed il valore continua a rimanere abbastanza stabile.
Questo fattore però non sembra impensierire gli investitori, proprio perché le oscillazioni sono decisamente tipiche per le nuove criptovalute.
Puoi acquistare Ren token su Coinbase o Binance dopo aver creato e verificato il tuo account.