Quanto per cominciare facciamo una premessa, sempre di più sono gli investitori che decidono di far cominciare il loro trading proprio dagli indici e questo perché, di fatto, è un sistema poco costoso di investire e permette di potere mettere insieme un portafoglio anche abbastanza diversificato.
Per essere più chiari, sono davvero tanti gli indici ad essere disponibili per una eventuale negoziazione e infatti chi opera in questo settore può sia decidere di lavorare e concentrarsi su un solo e unico indice oppure provare a scambiare i vari indici come se il sistema facesse parte di una strategia decisamente più ampia. Quello che di certo va compreso è che non è possibile comprare o vendere un indice come se fosse una materia prima
Ma entriamo nel concreto: di che cosa stiamo effettivamente parlando? Un indice azionario è di fatto la media di diverse azioni che vengono prima selezionate e che di fatto rispondono ad alcuni criteri ben precisi. Tanti Paesi hanno il loro indice di riferimento, anche se non è impossibile imbattersi anche in indici più importanti, quelli che per intenderci hanno a che fare con aree più grandi.
Ad esempio:
EURO STOXX 50: indice azionario che si basa su 50 tra le più grandi società quotate in Europa.
S&P 500: indice azionario al momento più seguito dagli investitori di tutto il mondo per il semplice fatto di seguire un mercato affidabile, ovvero quello statunitense.
NASDAQ Composite: è l’indice più grande rispetto a quelli di cui abbiamo parlato in precedenza e questo perché è composto da società quotata al NASDAQ, che per intenderci sono principalmente le aziende del settore tecnologico.
Dow Jones Industrial Average: conosciuto anche con il nome di Dow 30, si basa su trenta grandi società pubbliche. Al momento è al secondo posto tra gli indici più vecchi dopo il Dow Jones Transportation Average.
MSCI World: per finire, è l’indice che include società di grande e media capitalizzazione di 23 Paesi e 26 mercati emergenti. E’ stato creato per potere tracciare i vari mercati azionari globali e al momento è gestito da Morgan Stanley Capital International.
Soffermandoci ancora di più sul discorso, gli indici azionari sono molto importanti per i mercati finanziari globali e questo perché: tanto per cominciare danno una grande mano agli investitori nel valutare i rischi del mercato in modo giornaliero, ma anche mensile e settimanale. E non finisce qua, gli indici sono anche dei veri e propri benchmark azionari, perché i fondi sono gestiti in modo attivo.
Ancora, molto spesso gli indici azionari vengono identificati con termini come: index trading o index investing, entrambi concetti che negli anni hanno ottenuto grande importanza.
Trading sugli indici: quale rischi si possono correre?
Una volta capito di che cosa stiamo parlando, è il caso di entrare in un dettaglio ancora più importante, ovvero quello che ha a che fare con i suoi rischi. Il trading sugli indici può essere vantaggioso ma anche rischioso.
Nel momento in cui ci si mette in gioco si deve tenere conto del fatto che si sta sempre investendo su un indice totale attraverso l’uso di una singola transazione e questo perché con questo tipo di sistema di segue il mercato e quindi di fatto si corre anche il rischio di non essere in grado di prevedere i cambiamenti, come ad esempio quelli relativi all’acquisizione di una società e cosi via.
“Anche se gli indici sono basati su più società, quindi questo elemento è diversificato, la tempistica del tuo investimento può anche avere un impatto significativo sul tuo rendimento” confermano gli esperti del settore che poi consigliano: “Piuttosto che investire un importo in una volta sola, il che ti espone al costo dei tuoi titoli in un momento, puoi scegliere di investire gradualmente in un periodo di tempo più lungo”.
Per capirci meglio, se si sceglie di investire su delle quantità più piccole, magari su base mensile o trimestrale, di certo si sarà meno esposti rispetto al prezzo che è stato pagato nel momento dell’investimento, perché il prezzo dell’investimento viene smorzato in un periodo decisamente più lungo nel tempo.
Quindi, prima di iniziare a investire è sempre il caso di prendere in considerazione una serie di fattori, partendo da un presupposto importante: quanto rischio si è disposti a correre e quali sono i prodotti che possono fare al caso nostro? E poi partire da li. Ancora, un ulteriore consiglio è quello di non investire del denaro che andrà a servire da li a poco.
Trading sugli indici: a cosa facciamo riferimento con la negoziazione tramite opzioni e futures?
Una opzione relativa all’investimento degli indici è quella legata ad una opzione o un future. Si tratta di un contratto a termine che ha lo scopo di consegnare un prodotto che ha un prezzo già concordato. Questo prodotto può essere un indice, mentre i future su indici sono di fatto sempre regolati dai contanti. Nel momento in cui si procede vero l’acquisto di una opzione si va anche incontro alla possibilità di comprare o di vendere un numero più o meno alto di titoli in futuro ad un determinato prezzo.
E non finisce qua, parlando di questo argomento e addentrandoci nel mondo finanziario, la cosa importante da sapere è che i futures sono dei derivati, quindi derivano il loro valore dal prezzo di una attività sottostante. Per capirci meglio, prima di iniziare a investire in futures del genere è sempre bene sapere e conoscere le varie possibilità e poi essere anche a conoscenza dei rischi.
Trading sugli indici: cos’è un indice di borsa?
Trading degli indici
Introduciamo adesso un altro elemento importante legato agli indici di borsa, partiamo dal presupposto che con questo termine indichiamo di fatto uno strumento che ha lo scopo di misurare una parte del mercato azionario. Per capirci meglio si tratta, come dicono gli esperti: “Un metodo per seguire la performance di un gruppo di asset in modo standardizzato, poiché l’indice può replicare un particolare mercato azionario, settore, segmento geografico o qualsiasi altra area del mercato”.
Il tutto viene sviluppato in modo completamente trasparente anche nel momento della loro costruzione, la stessa che può variare in modo davvero netto e questo perché di base gli indici si basano sempre su metodi diversi, come ad esempio: ponderazione della capitalizzazione di mercato, ponderazione della capitalizzazione di mercato corretta per il flottante o ponderazione uguale. Quello che è certo è che l’idea di partenza e di base resta sempre la stessa: un indice di mercato non è altro che un insieme di azioni che permettono di potere replicare i vari movimenti di prezzo dei titoli che sono stati in precedenza raggruppati.
Trading sugli indici: quali sono i vantaggi e gli svantaggi?
A questo punto ci possiamo concentrare su quelli che sono i vantaggi e gli svantaggi relativi all’argomento, partendo proprio dai secondi. Tra gli svantaggi del trading sugli indici abbiamo:
- Volatilità: questo settore può cambiare da un momento all’altro, è infatti soggetto a improvvisi cambiamenti di prezzo. Una caratteristica che a tutti gli effetti può diventare profitto ma anche perdita, insomma a seconda delle condizioni di mercato.
- Orari di negoziazione limitati: il trading segue un orario di mercato e questo vuole dire che il trader deve attenersi o per meglio dire rispettare queste limitazioni relative all’orario. Un dettaglio che può a tutti gli effetti essere uno svantaggio per chi preferisce agire al di fuori degli orari tradizionali o su altri mercati che sono attivi 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
- Rischio maggiore di gap di mercato: da questo problema se ne determina un secondo, ovvero quello relativo al gap di mercato. Infatti, considerando che il trading non si può fare sempre ma solo in determinate fasce orarie, il rischio è sempre maggiore e infatti sono sempre di più i trader che decidono di chiudere le loro posizioni anche prima della chiusura del mercato.
- Rischi della leva: in questo caso i problemi potrebbero sorgere per i trader meno esperti che troverebbero più complicato gestire i rischi associati all’utilizzo delle leva. Infatti se da un lato amplifica i profitti, dall’altro aumenta anche il rischio di potere subire delle perdite.
- Minor controllo sulle performance: ancora, i trader hanno di fatto poco controllo sull’andamento di ogni singolo titolo che fa parte dell’indice.
- Impossibilità di avvalersi dell’analisi fondamentale: in questo caso è importante sapere che il trading sugli indici si posa su una vera e propria analisi tecnica e quindi prima di investire, è necessario capire se i titoli sono sottovalutati o sopravalutati, un passaggio che delle volte può anche risultare complesso per un trader.
Passando invece ai vantaggi e quindi alle ragioni per cui gli indici sono ancora uno strumento importante per i trader, troviamo:
- Esposizione sul mercato: facendo trading sarà possibile accedere ad una serie di azioni e di asset diversificate, le stesse che di fatto fanno conoscere la situazione del mercato in generale o di un settore specifico.
- Flessibilità: avere a che fare con gli indici non fa altro che dare la possibilità di avere a che fare con una grande flessibilità per quello che concerne la strategia del trading.
- Capitale iniziale minimo: una fattore positivo è quello relativo al modo in cui si inizia a fare trading, è infatti sufficiente investire su una somma di denaro minima, senza contare il fatto che i costi sono molto inferiori rispetto ai trading con contratti futues.
- Unico conto: per avere a che fare con questo settore, basta aprire un solo conto di trading e accedere ai vari indici internazionali, tra cui anche: ASX 200, Dow Jones, Hang Seng, Nikkei 225 e DAX 30.
- Diversificazione finanziaria: tra i vantaggi anche quello di potere investire su diversi titoli.
- Accessibilità: il trading sugli indici permette di avere libero accesso a mercati che in altro modo potrebbero essere anche molto difficili e costosi, come ad esempio i mercati internazionali o quelli di alcuni determinati settori
- Costi inferiori per le transazioni: rispetto ad altre categorie, fare trading sugli indici fa in modo che i costi siano decisamente ridotti quando si parla di transizioni e questo perché con una sola posizione si può accedere ad una vasta gamma di titoli
- Leva finanziaria: nella maggior parte dei casi i prodotti che hanno a che fare con il trading sugli indici, come i futures e i CFD, sono prodotti a leva, il che vuol dire che è possibile controllare una posizione decisamente più grande anche avendo a disposizione un capitale ridotto. Questo strumento legato alla leva ha il copito di amplificare sia le perdite, ma anche i profitti.
- Liquidità: in linea di massima, quando si ha a che fare con gli indici si ha anche a che fare con grande liquidità e questo perché entra in gioco un grande numero di acquirenti e anche di venditori nel momento delle negoziazioni. Da qui, una esecuzione molto efficace delle operazioni
- Hedging: per finire il trading degli indici può anche essere usato con il preciso scopo di compensare delle perdite che si possono avere su altre posizioni. Quindi, di fatto è possibile usare i futures degli indici per coprirsi o per proteggersi da eventuali ribassi del mercato.
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