Che cosa stiamo a indicare con il termine valore di mercato? Parliamo della quotazione di un asset o di una società sul mercato finanziario. In linea di massima si tratta di un termine che viene utilizzato facendo riferimento alla capitalizzazione di mercato rispetto ad una società e anche dal prezzo che viene fuori da una azione moltiplicata per il numero di azioni che sono in circolazione.
Per capirci meglio, questo concetto ha una grande importanza specialmente quando si parla di compravendita di titoli che possono avere un valore nominale, come: azioni, quote di società e cosi via. Il valore di mercato infatti, quando si parla di queste cose, può essere ricavato basandosi sul patrimonio della società stessa, sul suo posizionamento su quello che è il mercato di riferimento e anche su quelle che sono le aspettative che tutti gli investitori pensano di ricavare sul futuro.
Quindi, ciò che lo determina è tanto per cominciare il valore materiale del bene e poi anche la volontà del compratore di potere prendere o meno quella determinata cosa e infine la volontà del proprietario di vendere.
Ma non finisce qua, quando si entra in determinati ambiti specifici, come ad esempio può essere il settore immobiliare, il valore di mercato si può ricavare invece dalla valutazione immobiliare, che poi porta a potere determinare il valore stesso del bene. Cerchiamo di spiegare meglio la cosa tramite un esempio: per potere calcolare il valore di mercato di una determinata società, non si deve fare altro che moltiplicare il numero di azioni presenti sul mercato per quello che è il prezzo di ogni singola azione. “Se ABC Limited ha 50.000 azioni in circolazione sul mercato e ogni azione è quotata a €25, il valore di mercato sarà pari a un €1.250.000 (50.000 x €25)” cosi spiegano il meccanismo gli esperti del settore.
Sempre restando in tema di valore di mercato immobiliare, esiste una legge che ne spiega al meglio il contenuto, non indica importi massimi o minimi, non indica il calcolo che si deve fare, ma nel punto 76 del Regolamento 575/2013/UE si legge: “L’importo stimato al quale l’immobile verrebbe venduto alla data della valutazione in un’operazione svolta tra un venditore e un acquirente consenzienti alle normali condizioni di mercato dopo un’adeguata promozione commerciale, nell’ambito della quale entrambe le parti hanno agito con cognizione di causa, con prudenza e senza essere soggette a costrizioni”.
Per capirci meglio il valore in se rappresenta il punto di incontro tra quella che è la domanda e quella che è l’offerta, il risultato sta nelle varie trattative che vengono portate alla fine e che danno il risultato che serve.
A questo punto, è necessario capire quali sono i pro e i contro del valore di mercato. Partiamo dai pro: calcolare o per lo meno conoscere quella che è la differenza tra questo concetto e il valore intrinseco fa capire quale poi sarà il prezzo delle azioni, arrivando anche a scoprire se si tratta di un prezzo sovrastimato o sottostimato. In base a questo gli investitori possono comprare o vendere le loro azioni, cosi da potere avere del vantaggio nel momento in cui calcoleranno la differenza tra i due prezzi.
Per quello che invece sono i contro: è giusto sapere che per potere analizzare il valore di mercato di una determinata azione si devono sempre avere a disposizione dei dati storici, se non ci sta modo di potere avere un termine di paragone le cose sono molto difficili, anche perché il valore di una società non è un indicatore davvero affidabile. Quindi, per capirci meglio, avere a propria disposizione un benchmark è importante per potere misurare i vari valori di mercato.
Infine, come ultima analisi ma non per importanza, è giusto sottolineare come il valore di mercato può anche essere considerato un parametro oggettivo e questo perché di base il prezzo delle varie azioni è determinato dalle variazioni nella domanda e nell’offerta.
Arrivati a questo punto e avendo capito di che cosa stiamo effettivamente parlando, una domanda non può che sorgere spontanea: come si calcola la quota di mercato? Per potere fare questo calcolo, è necessario dividere le vendite di un prodotto di una determinata azienda per le vendite totali di un determinato settore, questo calcolando sempre il tutto in un periodo di tempo.
“Il settore degli smartphone è quello in cui la quota di mercato viene determinata dalle vendite unitarie piuttosto che dall’ammontare dei ricavi, ma il principio rimane lo stesso” spiegano gli esperti e ancora: “Per esempio, Phone Co detiene il 10% del mercato degli smartphone se, su 1 miliardo di smartphone venduti globalmente in un anno solo, l’azienda ne riesce a venderne 100 milioni”.
Insomma un dettaglio di non poco conto che fa capire una cosa fondamentale: le quote di mercato sono sempre molto importanti e lo sono perché tramite queste è possibile determinare quelle che sono le reali dimensioni di una azienda anche in relazione a quello che è il mercato e la concorrenza in generale. E non finisce qua, come altro obiettivo ha quello di dare delle informazione sulle aziende che possono essere definite leader di mercato, in base a delle analisi temporali.
Ovviamente per potere fare un calcolo esatto di quelle che sono le quote di mercato è necessario prendere in considerazione tre fattori: l’arco temporale, il vedere se la quota stessa viene misurata in base ad un prodotto singolo o su una categoria più grande e poi se si tiene conto del mercato nazionale regionale o di quello mondiale. Solo in questo modo e tenendo conto di questi fattori, si potrà il motivo per cui delle volte, chi investe si trova ad avere e idee un poco confuse.
“Comprendere com’è ripartito il mercato tra le varie aziende fornisce un’immagine più chiara del settore industriale: infatti da essa si evince quanto sia forte la concorrenza tra le aziende, la frammentazione del mercato, se questo è dominato da poche o molte aziende, rivelando le preferenze dei consumatori e se questi si stanno spostano da un prodotto all’altro” concludono infine gli esperti.
Differenza tra valore di mercato e prezzo di una casa
Adesso per comprendere ancora meglio quello di cui stiamo parlando, approfondiamo il discorso parlando del settore immobiliare e nello specifico di quella che è la reale differenza tra il valore di mercato e il prezzo di una casa. Partiamo da un presupposto importante, sono da sempre due concetti non facili da dipanare, che possono creare anche una certa confusione e arrivare a non capire la differenza, alla lunga potrebbe essere un problema di non poco conto.
“Il prezzo è ciò che paghi e il valore è ciò che ottieni” è questa la frase di Warren Buffet che in un certo senso spiega al meglio la questione. Quando parliamo del prezzo di una casa facciamo riferimento ad un elemento soggettivo che non è stato stimato ma che di fatto indica il costo reale. Per intenderci con il prezzo di una casa stiamo andando a parlare di un valore di scambio di in determinato bene o di un servizio, tramite la restituzione in moneta, la stessa che varia a seconda della domanda e dell’offerta. Insomma, il prezzo è quello che riporta un sito o un determinato cartellino quando leggiamo il prezzo delle case.
Invece con il termine valore di mercato di una casa stiamo a indicare qualcosa di diverso: esistono sempre diversi tipi di bene e quindi diversi tipi di valori: valore di ricostruzione, di Costruzione, Valore di Mercato, Valore di Surroga e molti altri. Nel caso del settore immobiliare, la stima serve per riuscire a dare un terminato valore commerciale o un valore appunto di mercato. Quindi, a differenza del primo, in questo caso il valore che si da è un elemento oggettivo e stimato. E’ qui che sta alla fine dei conti la vera differenza tra i due concetti.
Allo stesso modo, una differenza netta è quella che esiste tra il valore contabile e il valore di mercato.
Quando parliamo di valore contabile, ci fermiamo a ragionare su alcuni punti:
- È sempre facile da calcolare e questo perché tutte le informazioni che servono sono nel bilancio dell’azienda.
- Si tratta di una informazione utile per gli investitori specialmente nel momento in cui decidono di comprare delle azioni oppure no.
- Non fluttua facilmente a meno che la struttura del capitale dell’azienda non cambi.
Mentre per il valore di mercato:
- Gli esperti non hanno dubbi, questo mostra il reale valore intrinseco
- Si adatta a dei nuovi progetti che hanno bisogno di un flusso di capitale
- Riflette le tendenze attuali del mercato.
Per riuscire a capire bene la differenza tra i due concetti, quello che si deve tenere sempre a mente è che il valore contabile di fatto spiega e stabilisce quello che è la solidità di una struttura economica e finanziaria di una determinata impresa, riuscendo a dare una spiegazione oggettiva e temporale. Invece con il valore di mercato si sta ad indicare quello che di fatto sono le emozioni e i sentimenti del mercato stesso e quindi: le aspettative future e le proiezioni, riuscendo insomma a fare capire ad un investitore quelle che possono essere le percezioni che vanno ovviamente oltre ad una fredda somma di numeri.
Per finire, la cosa importante da tenere sempre a mente è che questi concetti, ovvero quelli di valore contabile e valore di mercato hanno sempre un ruolo chiave e centrale in quella che è l’analisi utilizzata dagli investitori per potere arrivare ad una conclusione e trovare o per meglio dire determinare, quello che è il valore vero di una azienda e quindi di conseguenza anche i risultati finanziari e le prospettive future.
Quindi per concludere, il nostro discorso, ci poniamo una nuova e ultima domanda: come si calcola il valore di una azienda? Partiamo da un presupposto: per potere determinare il valore di un’impresa è necessario mettere insieme una serie di metodi finanziari, sia che il punto sia quello di acquisire, sia per valutare le azioni o anche nel caso in cui debbano entrare dei nuovi soci.
Potere fare questa analisi e quindi capire lo stato di salute di una società, cosa che poi servirà anche per potere decidere il suo valore, è una cosa fondamentale e tra i vari metodi che si possono tenere in considerazione per stimare il valore di mercato in modo accurato e preciso, ci sono:
- il valore azionario della società
- l’analisi delle vendite comparabili
- l’analisi del bilancio patrimoniale della società stessa
Ma non è finita qua, un altro metodo per potere calcolare il valore di una determinata azienda o di una compagnia è anche quello di controllare il bilancio patrimoniale: si tratta di un sistema che in prevalenza si usa per le società di investimento e questo perché il valore degli investimenti, in linea di massima, può sempre essere considerato pari rispetto al valore stesso della compagnia.